giovedì 16 ottobre 2014

Extra vergine per definizione

L’olio viene estratto naturalmente dalle olive fin dagli albori della cultura occidentale, come ci ricorda questa antica anfora che veniva impiegata per contenere e trasportare l'olio nell'antica Grecia.


Pensando alla sua storia secolare, è curioso osservare che il nome “Olio extra vergine di oliva” sia una dicitura tutto sommato recente. Infatti, questo termine fu introdotto solo a partire da una legge europea del 1960


In quella legge si definiva per la prima volta l’olio extra vergine di oliva come quell’olio estratto dalle olive esclusivamente tramite procedimenti meccanici. L’uso di solventi chimici veniva categoricamente proibito e venivano fissati due requisiti: uno chimico e uno sensoriale. Il parametro chimico era il limite di acidità che non doveva essere superiore a 1% (dal 1991 tale limite è stato ulteriormente abbassato a 0,8%), mentre quello sensoriale imponeva che un olio extra vergine di oliva non presentasse difetti di alcun tipo all’assaggio. 


Nasceva così la categoria merceologica di Olio Extra Vergine di Oliva, destinata negli anni a diventare un punto di riferimento imprescindibile per milioni di consumatori di tutto il mondo.

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