Il PROTOREATTORE è la novità assoluta di
questa campagna olearia all'Oleificio Pasquinoni. Tecnologia brevettata da
Pieralisi e lanciata quest'anno per la prima volta in Italia. Siamo orgogliosi
di essere il primo ed unico frantoio in tutta l'Emilia-Romagna ad essersi
dotato di questo gioiello ingegneristico.
Si tratta di un macchinario
d'avanguardia che sostituisce le tradizionali vasche di gramolatura nella loro
funzione di portare la pasta di oliva alle condizioni ottimali per la
successiva estrazione. Il Protoreattore esegue questa operazione in un tempo drasticamente
ridotto: poco più di un minuto contro i 30-45 minuti che occorrevano in
precedenza.
Si mantiene la temperatura della
pasta al giusto livello per un'estrazione veramente A FREDDO e si evita la perdita di preziosi
polifenoli, che restano nell'olio elevandone ancora di più il VALORE
NUTRACEUTICO.
Come funziona? Per prima cosa cerchiamo di capire a quale punto della lavorazione Pasquinoni entra in gioco il Protoreattore. Dopo essere stata defogliata e lavata, l'oliva viene macinata grazie all'opera dei frangitori a martelli. In questo modo si ottiene la pasta di oliva, una sostanza che include tutte le parti dell'oliva (buccia, polpa, nocciolo). Una foto potrà far capire meglio quello di cui stiamo parlando.
A questo punto interviene il Protoreattore. La pasta di oliva viene fatta passare per il Protoreattore che in tempi molto rapidi favorisce l'aggregazione delle microscopiche gocce d'olio presenti nella pasta di oliva in gocce più grandi. In questo modo si facilita l'operazione successiva, che è quella dell'estrazione.
Infatti, dopo il passaggio nel Protoreattore, la pasta di oliva viene mandata all'estrattore centrifugo, detto Decanter. Una vecchia conoscenza per chi ci segue da tempo: si tratta del Leopard, il rivoluzionario estrattore a due fasi Pieralisi che lavora senza aggiunta di acqua.
L'azione combinata del Protoreattore e del Leopard porta diversi vantaggi in termini di produttività e qualità dell'olio.
1) Permette di massimizzare la resa in olio. In altre parole, si tira fuori dalle olive la maggiore quantità di olio possibile;
2) Si riduce al minimo la perdita di polifenoli, che permangono nell'olio apportando il loro insostituibile valore nutrizionale.
3) Si mantiene una temperatura di lavorazione molto bassa, per un'estrazione autenticamente a freddo.
Questi vantaggi sono stati toccati con mano da centinaia di produttori che quest'anno ci stanno portando le olive per la molitura, esprimendo grande soddisfazione per la qualità dell'olio ricavato.
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