“Tutte a bordo per la frangitura!”
Dopo
essere state defogliate e lavate, le olive sono pronte per essere molite. Un
respiro profondo e un tuffo giù nel frangitore! Il nostro sistema di frangitura
non è quello classico – presente nell’immaginario dei più – che impiega le
grandi pietre circolari rotanti, dette molazze. Da Pasquinoni abbiamo sempre
creduto che la migliore soluzione sia impiegare dei moderni frangitori a
martelli in acciaio inox e a bassissimi giri. Tramite questo sistema, l’oliva
viene franta in pochissime frazioni di secondo, evitando il surriscaldamento e
l’ossidazione. Il risultato della frangitura è la pasta di oliva, una sostanza
densa e non uniforme che è il semplice risultato della frangitura delle olive.
Tutte le parti dell’oliva si ritrovano al suo interno: la buccia, la polpa e il
nocciolo.
“Dopo il tuffo nel frangitore
l’oliva si gode un attimo di relax”
La pasta
di oliva appena ottenuta viene così avviata al Protoreattore, l'ultimo gioiello di casa Pieralisi, leader mondiale nella costruzione di macchine olearie. In pochissimi minuti, il Protoreattore porta la pasta di oliva alle condizioni ottimali per la successiva estrazione. Si favorisce la coalescenza delle particelle di olio, massimizzando la resa finale del prodotto, e si liberano i composti aromatici
volatili. Il Protoreattore garantisce ai più alti livelli il mantenimento della temperatura della pasta al di sotto dei 27°C ed è proprio per questo motivo che
possiamo scrivere sull’etichetta che il nostro olio è estratto a freddo. Grazie alla durata molto breve di questo processo, l’ossidazione della pasta è
ridotta ai minimi termini e gli antiossidanti permangono nell’olio. Tradotto: più polifenoli nell'olio che si andrà a ricavare.
“La pausa è finita, si torna a
muovere le gambe”
Quando è
giunto il momento, il Protoreattore viene lentamente svuotato e la pasta viene
pompata all’estrattore. Da Pasquinoni questo ruolo è svolto da un vero
fuoriclasse, il Leopard. Si tratta di un estrattore a centrifuga orizzontale a
due fasi che ha come funzione quella di estrarre l'olio dalla pasta di oliva. Impiegando le più avanzate tecnologie, la forza
centrifuga spinge la buccia, la polpa e il nocciolo da una parte e raccoglie l'olio da un'altra.
Questo
procedimento – e qui sta la forza del Leopard – viene condotto senza alcuna
aggiunta di acqua, impiegando esclusivamente l’acqua naturalmente contenuta
nella polpa delle olive. Ne segue che gli aromi e gli antiossidanti contenuti
nell’olio non vengono “lavati via” da un’eccessiva quantità di acqua e restano
pertanto nell’olio a garantirvi quel tocco di gusto che fa la differenza e una
sana scarica di salute e benessere.
Ma non
finisce qui! Il Leopard non produce rifiuti, bensì sottoprodotti che sono
riutilizzati per la produzione di energia da fonte alternative. È per questo
motivo che possiamo dire di essere un frantoio ExtraEco e di produrre un
extravergine veramente ecosostenibile.
“L’ultima giostra e poi tutti
fuori”
L’olio
Pasquinoni appena estratto si presenta con un colore verde opaco di gradazione
dipendente dalla varietà di oliva e dal suo livello di maturazione. Il profumo
è intensissimo e riempie i locali del frantoio con aromi di oliva appena
franta.
“A qualcuno piace grezzo”
L’olio
extra vergine di oliva appena estratto può essere lasciato grezzo e
immediatamente confezionato. L’olio grezzo, non filtrato, ha delle particelle
microscopiche che restano in sospensione, dando il tipico aspetto opaco
all’olio. È così che da Pasquinoni nascono prodotti unici come il Fior Fiore e
il Mosto. Anche il Biologico viene lasciato non filtrato, per ridurre al minimo
gli interventi sul prodotto e lasciarlo naturale al massimo.
“Filtrato a cotone, una pioggia
d’olio”
Filtrare
l’olio gli conferisce un aspetto trasparente e brillante. La grandissima
maggioranza delle particelle in sospensione nell’olio vengono trattenute dai
nostri filtri a cotone e nessun sedimento si andrà a depositare sul fondo delle
bottiglie di olio filtrato. Il momento del filtraggio è molto suggestivo.
L’olio viene pompato in una cisterna forata sul cui letto è adagiato del
cotone. Quindi, l’olio passa nel cotone e cade come una fitta pioggia in
un’altra cisterna, dove viene raccolto e stoccato.
Bellissima quest'ultima foto!
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